Prove di efficacia e sicurezza dei corticosteroidi nei pazienti con COVID-19
Quadri di malattia più severa risultano frequenti in pazienti affetti da comorbilità croniche, quali ad esempio ipertensione, obesità, diabete mellito, cardiopatia ischemica cronica 5. Il fattore nucleare kβ (NF-kβ) sembra avere un ruolo centrale nella cascata infiammatoria. In particolare, la sua attivazione è scatenata da molecole attivanti l’immunità innata (quali lipopolisaccaridi, DNA, stress chimici e fisici e citochine infiammatorie), le quali favoriscono la degradazione proteolitica del complesso NF-kβ/Ikβ. Grazie alla loro natura lipofilica, esercitano la loro azione legandosi a specifici GREs (Glucocorticoid-Responsive Elements) situati nella regione promotrice di determinati geni.
È stimato che 3,2 casi su 1000 di tendinopatia Achillea e tra il 2 e il 6% delle rotture del tendine d’Achille in pazienti con più di 60 anni venga determinato dai chinolonici, soprattutto se gli stessi pazienti svolgono anche terapie cortisoniche e hanno problemi renali (31)(32). Generalmente l’uso di analgesici e l’interruzione del farmaco determinano una risoluzione della patologia entro pochi mesi (33). Con il termine miopatia sono indicate circa 200 situazioni tra sindromi o malattie che alterano struttura e funzionalità delle fibre muscolari, così da non funzionare correttamente. Di fatto, le miopatie danneggiano i muscoli volontari, noti anche come muscoli striati (senza toccare il sistema nervoso), e solo nelle forme di miopatia grave interessano il muscolo cardiaco (muscolo non volontario).
Quale terapia per quale miopatia infiammatoria?
Le donne con amenorrea non solo hanno concentrazioni di estrogeni diminuite, ma anche una minor densità ossea a paragone con le pazienti dializzate con mestruazioni regolari. Piccoli studi suggeriscono che il trattamento con estradiolo transdermico o con un SERM come il raloxifene può incrementare la densità ossea in donne post-menopausa in emodialisi. Specialmente alla luce di possibili eventi avversi cardio-vascolari, deve essere precisato che non sono disponibili studi di sicurezza a lungo termine relativi alla terapia ormonale sostitutiva o con SERM nelle donne con IRC (64,65).
- Infliximab e adalimumab possono essere utilizzati durante l’allattamento perché la quota di farmaco escreta nel latte materno è minima e non rappresenta un rischio per il neonato (European Crohn’s and Colitis Organisation, 2017).
- L’IRC è la causa principale di molte alterazioni di questo asse, la maggior parte delle quali riguarda direttamente la funzione gonadica.
- Tuttavia, nei distiroidismi i meccanismi emodinamici che regolano lo sviluppo e il mantenimento dell’ipertensione sono tra loro contrapposti.
- Gli effetti collaterali più comuni sono stati rinofaringite (10%), mal di testa (8%) e affaticamento (6%) (Peyrin-Biroulet et al., 2017).
C’è una correlazione tra iperuricemia e lo sviluppo di tofi (deposizione di acidi urici intra o extra articolari che causa i tipici sintomi infiammatori). Tale conseguenza avversa ha spinto diversi ricercatori a suggerire un intervento farmacologico parallelo, basato sulla riduzione degli acidi urici, in pazienti che non possono rinunciare ai diuretici (5). Le lesioni cartilaginee sono ancora più frequenti in pazienti che oltre a questo farmaco soffrono anche di fibrosi cistica (7)(8).
La miopatia steroidea
Questi eventi avversi possono essere curati tramite l’uso di NSAIDs o prednisone o l’interruzione della terapia con interferone. I diuretici sono la maggiore causa di iperuricemia iatrogena che determina una riduzione di espulsione di acidi urici dal rene (14)(5). La condizione di iperuricemia è ancor più favorita in pazienti che hanno subito l’impianto di un organo da donatore (14)(15). Nonostante la iperuricemia, gli episodi di gotta infiammatoria come effetto avverso di terapie diuretiche a lungo termine, è raramente osservabile.
Avvertenze speciali e precauzioni per l’uso
E sono più comuni in alcune particolari forme (m. infiammatorie, distrofia facio-scapolo-omerale, m. miotonica prossimale). Le mialgie che compaiono dopo sforzo depongono per un possibile disturbo metabolico (glicogenosi, m. mitocondriali). I crampi invece, più che delle m., sono caratteristici delle malattie neuromuscolari a patogenesi neuropatica (malattie del motoneurone, neuropatie).
I sintomi nella miopatia oculare
La proteina C-reattiva è più utile della velocità di eritrosedimentazione nel guidare la risposta al trattamento perché la velocità di eritrosedimentazione può essere persistentemente elevata nei pazienti anziani per altre situazioni. Alcuni pazienti sono in grado di sospendere di corticosteroidi in circa 2 anni, anche prima senza recidive, mentre altri richiedono zeusblogsport piccole dosi per anni. Somministrata per via topica la mesalazina rappresenta la terapia migliore in caso di infiammazione del retto (proctite). La combinazione di mesalazina per via topica ed orale è indicata in caso di colite ulcerosa sinistra; nei pazienti che non rispondono all’antinfiammatorio sono indicati i corticosteroidi per via sistemica.
Possono esserci dolori muscolari, in genere subdoli e continui, uusalmente non particolarmente acuti. Le DM sono caratterizzate, oltre che dai sintomi muscolari sopra descritti, anche dalla comparsa di un eritema cutaneo che coinvolge il viso, la parte superiore del tronco, le mani (soprattutto le nocche delle dita, con i tipici noduli ispessiti) e altre grandi articolazioni (ginocchia, gomiti). In queste forme – più spesso che nelle PM – il paziente può presentare febbricola, coinvolgimento cardiaco, disturbi gastrointestinali e polmonari (interstiziopatie).
Un esperto del Policlinico nel Coordinamento Associazioni Malattie Neuromuscolari
Ai pazienti che assumono prednisone per un lungo periodo deve essere somministrato bifosfonato per prevenire l’osteoporosi. La polimialgia reumatica è sospettata nei pazienti anziani con sintomi tipici, ma vanno escluse altre possibili cause. BiologiciIn Italia i farmaci biologici approvati per la terapia della colite ulcerosa comprendono infliximab, adalimumab, golimumab e vedolizumab.
COSA CURA IL CORTISONE
Nelle forme giovanili un sintomo caratteristico è la modificazione del carattere che può manifestarsi con abnorme svogliatezza nelle attività della vita quotidiana, ritiro sociale ed irritabilità. Le sIBM hanno invece spesso un esordio subdolo e lentamente progressivo, motivo per cui la diagnosi è spesso tardiva. La disfagia infatti è un sintomo frequente (50%) così come la debolezza del collo e della schiena con tendenza a piegarsi in avanti (camptocormia). Le sIBM rispondono poco alla terapia immunosoppressiva ed hanno usualmente un decorso cronico lentamente progressivo.
Cortisone®: come si usa? Effetti Collaterali e Avvertenze
Informi il medico o il farmacista se sta usando, ha recentemente usato o potrebbe usare qualsiasi altro medicinale. L’uso prolungato di questo medicinale può causare opacità della parte posteriore del cristallino dell’occhio con riduzione della capacità visiva (cataratta subcapsulare posteriore). Inoltre l’uso del medicinale può favorire infezioni agli occhi dovute a batteri e a funghi. Soldesam contiene il principio attivo desametasone che appartiene ad un gruppo di medicinali denominati corticosteroidi.